Osservo molte coppie, e penso che si fanno l’un l’altro cose che non farei mai, e anche che non si fanno molte cose che io farei.
Ho un carattere difficile, una personalità complessa, e un trascorso che lo è ancora di più. Nonostante l’apparenza, ho sani e profondissimi valori, do importanza alla sostanza, e mai e poi mai vorrei ferire qualcuno, proprio perché so cosa si prova. Ma troppe attenzioni, preoccupazioni, l’eccesso di sensibilità, disponibilità, altruismo possono dare luogo al fastidio, alla noia, essere scambiati con quello che in realtà non sono, e il carattere difficile non aiuta. Questa consapevolezza provoca dolore su dolore, e inevitabilmente cambia dentro.
Sono sempre la stessa, so che farei e darei quello che ho sempre fatto e dato, ma il problema è che non ci credo più, non credo più a niente. Sono diventata scettica, sfiduciata, per certi versi anche estremamente sarcastica, ma l’amarezza è contro di me, per gli altri c’è solo amara ironia, con mio enorme dispiacere non compresa, che vorrebbe essere smentita. L’ho detto, troppo complicata.
Così osservo certe coppie, rattristata nel cuore, e continuo, da sola, sconfortata nell’anima, facendomi forza con un pensiero guida: nel mondo c’è altro verso cui posso rivolgere la mia energia positiva. Forse per questo ho il cuore, benedetto e maledetto allo stesso tempo, che mi ritrovo.
Sono diventata così scettica, sfiduciata… non mi piace questa cosa, io ero solare, ottimista! Magari lo sono ancora, sorrido facilmente, ma… non è più come prima.
Mts ©