Gentile Presidente, le chiedo di riprendere in considerazione la legge di bilancio.
Va bene adeguare lo stipendio di tutti i parlamentari, e allora, mi permetta, magari forse era il caso di abbassarlo un po’ a tutti, a vantaggio di tanta gente che, invece percepisce neanche il minimo necessario per vivere dignitosamente.
Da cittadina le chiedo di riflettere su quanto sia spiacevole ed umiliante, dopo anni di lavoro, percepire una pensione inadeguata, dopo aver sempre contribuito, sia con la produttività personale, sia con le tasse.
Le chiedo di pensare a tutte le persone che ricevono stipendi molto bassi rispetto a quelle che sono le necessità minime.
Le chiedo di riflettere su un’altra cosa: pensi al fatto che, se proprio vogliamo esagerare, diciamo che 5000 euro al mese per una persona, (e ne dico una così, giusto per ragionare), potrebbero essere più che sufficienti. Ecco, pensi per un attimo che, in linea generale, una cifra come 5000 euro al mese, potrebbe essere più che sufficiente per vivere dignitosamente e contribuire anche a far girare l’economia, perché diciamolo, l’economia gira solo se i soldi ci sono, allora una persona comune può affrontare spese straordinarie oltre quelle delle utenze, le tasse, il vitto e, molto spesso, l’alloggio. Con uno stipendio adeguato queste stesse persone potrebbero permettersi qualche cena fuori, o qualche altro sfizio al quale invece, bisogna per forza maggiore rinunciare, come un regalo a qualcuno, o anche per se stesso.
L’economia gira solo se ci si può permettere di acquistare, no? Invece ho sentito invece ho sentito di più di 7000 euro soltanto di aumento, e soltanto per una categoria. Allora perché non cercare di pareggiare un po’ tutti, magari con qualche differenza, certo, anche in ordine alle responsabilità e l’impegno, ma come stanno adesso le cose non le sembra ci sia un po’ troppa differenza? Non le sembra che, a fronte di chi può permettersi di tutto e di più c’è invece chi non arriva a fine mese? E guardi, io che le scrivo, sostengo la meritocrazia, come pure l’idea che chi ha la capacità di lavorare e accumulare non deve essere messo allo stesso livello di chi invece lavora e sperpera pensando poi di avere una serie di diritti, dico però, che bisogna anche mettere le persone che lo vorrebbero, in condizione di mettere anche qualcosa da parte. Oggi, per come stanno le cose, mi creda, proprio non si può.
Con stima, la saluto, sperando che voglia riflettere su queste osservazioni.
Mts ©