Sono un tecnico audiometrista per cui, quando ero tirocinante in ospedale, ho cercato di imparare il linguaggio dei segni per interagire con i non udenti. Adesso sono maestra elementare, lavoro in una scuola verticale che ospita alunni dai 6 ai 18 anni. Una delle esperienze più belle che ho fatto nell’Istituto, con i ragazzi del liceo e quindi al di fuori del mio lavoro, è stata quella di mettere in scena “Notre Dame de Paris”, che io adoro. Furono talmente bravi che ne venne fuori uno spettacolo stupendo in cui ogni brano era accompagnato da una coreografia appropriata. Furono richieste anche delle repliche, peccato abbia soltanto un DVD ricordo del backstage e degli spettacoli nel chiostro antico dell’Istituto: bellissima l’ambientazione, ma il service… era pessimo, i tecnici non riuscirono ad evitare i problemi che possono sorgere quando si utilizzano 7 microfoni senza filo… così poi cambiammo service, ma degli spettacoli in teatro… non ho riprese.
Alcuni ragazzi coinvolti frequentavano la quinta classe, così poi sono andati via… anche questo è stato un peccato: ho amato ed amo così profondamente quel musical che mi sarebbe piaciuto renderlo fruibile per chi non può sentire, perciò avrei voluto fare altre repliche aggiungendo però alcuni ragazzi che lateralmente provvedessero alla traduzione in LIS, la lingua italiana dei segni, dei testi di tutte le canzoni che avevamo scelto. Questa cosa la pensavo 6 anni fa e non l’ho mai messa in pratica e cosa ti trovo in rete? Questo: http://www.youtube.com/watch?v=2hS51HKWghI&feature=fvwrel
È un video in cui si mette in atto un progetto con l’obiettivo di invitare a VEDERE LA MUSICA: interessantissimo e spettacolare, soprattutto se si pensa che è stato fatto nel 2000!!!
Il progetto, ideato e sviluppato dallo Studio Elastico di Torino, si chiamava “Zerovolume”: i Subsonica hanno aderito partecipando con i Bluvertigo e insieme hanno offerto la loro collaborazione. Ne è venuto fuori questo video eccezionale, diretto da Luca Pastore.
La canzone prescelta fu “Disco Labirinto”, scelta sapiente poiché il brano richiede il supporto di diversi strumenti oltre che della voce, infatti si ricorre ai suoni di cassa, rullante, basso, chitarra e tastiere. Come si vede nel video, durante l’esecuzione i musicisti utilizzano apparecchiature particolari, progettate per permettere la traduzione degli impulsi acustici in impulsi visivi. Le singole tracce audio vengono pertanto tradotte in impulsi luminosi percepibili quindi attraverso gli occhi anche da coloro i quali non possono sentire. Non solo! Contemporaneamente il testo è adattato e tradotto in lingua italiana dei segni, vengono utilizzati perciò due monitor: in uno è visibile un’interprete che traduce il brano in LIS, nell’altro è in primo piano la bocca delle voci dei due gruppi, Samuel e Morgan, per permettere la lettura labiale, inoltre gli artisti accompagnano il brano con la comunicazione corporea seguendo ed sottolineando il ritmo.
Ho apprezzato moltissimo questo progetto, l’idea di sperimentare un modo per cercare di far percepire la bellezza della musica a chi non ha la possibilità di sentire è una cosa meravigliosa.
Subsonica e Bluvertigo per fare questo hanno collaborato nella traduzione del suono in luce e movimento, hanno supportato con passione un esperimento difficilissimo da mettere in pratica, ma straordinario, hanno fatto più di quello che io avevo immaginato nella mia premessa e lo hanno fatto più di 10 anni fa! Guardando questo video mi sono venute in mente alcune scene del film “Figli di un Dio minore” perciò concludo: la musica, l’arte sono e saranno sempre sinonimi di sensibilità e gli artisti emozionali sono e saranno sempre veicolo di tale espressione, persone eccezionali e Morgan è tra questi. Complimenti vivissimi!!!
Maria Teresa Sica
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