Maria Teresa Sica

Abuso di violenza. Basta.

Violenza sugli oggetti, violenza sugli spazi, violenza sugli animali, violenza sulle persone…. Violenza, violenza, violenza, violenza, delinquenza, e chi paga alla fine è la società, e in essa la gente per bene.
La violenza lascia tutti sgomenti, ma poi all’atto pratico si finisce con il tentare di comprenderla, si ricercano le cause e… si arriva a compatirla, e addirittura a giustificarla. E la legge? La legge crolla di fronte alla comprensione delle cause scatenanti, che tirano in ballo i concetti di ambiente malsano e relativa fragilità.
Ma quale fragilità? Qui siamo finiti in un mondo fatto prevalentemente di psicopatici, gente che si diverte a usare violenza, gente che mentre la mette in atto si sente grande, forte, insuperabile, e dopo ne ride con gli amici con fierezza e compiacenza, fierezza e compiacenza che lasciano il posto a lacrime e false affermazioni di pentimento, ovviamente senza alcun riferimento alle scuse, solo se per caso viene catturata e allora deve affrontare il problema dell’eventuale pena da scontare. Lacrime e falso pentimento, utili solo a tentare di evitare o ridurre la pena. La stessa persona forte e spavalda, e violenta, spinta dall’unico obiettivo di evitare o ridurre la pena, diventa un cucciolino piangente e falsamente pentito.
Si chiama adeguamento al contesto, proprio e tipico di persone sveglie e intelligenti, altro che fragilità…
Direi che più che di fragilità bisogna parlare di volontà di fare del male, e di farlo consapevolmente con precisi scopi personali, di delinquere con consapevolezza ed autoesaltazione, direi che bisogna porsi un bel po’ di domande, direi che siamo sulla strada sbagliata, e da parecchio.
Il tempo è pieno di esempi, di eventi che lasciano sgomenti, e nel tempo gli interventi danno spazio al recupero, alle seconde possibilità. Ma quali possibilità hanno avuto le vittime? E quante volte queste seconde possibilità non hanno dato origine a ricadute? Quante volte non sono stati fallimenti sociali?
Il tempo è pieno di esempi di recidive. Altro che recupero e pentimento!
È palese che la violenza non punita o mal punita ha preso il sopravvento, così se ne è diffusa la pratica, che è cresciuta in maniera esponenziale, e chi la pratica e se ne bea, non trova motivo per correggersi, soprattutto in considerazione delle conseguenze reali cui va incontro.
È palese che i metodi abbracciati e applicati per la punizione e il recupero sono un fallimento.
Ogni essere umano ha diritto ad avere giustizia, e ogni essere umano che sbaglia deve pagare, deve, a prescindere dall’età. E le persone, quelle per bene, hanno diritto ad una società tranquilla, una società vivibile, una società migliore.
Credo che se non si comincia a dare spazio a pene reali, la violenza continuerà ad aumentare, senza freni. E, francamente, considerando come funzionano le cose, volete dar torto a chi, malvagio nell’anima, prende atto del quadro completo e sceglie di perseverare nel male?
Mts ©

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