La ricerca scientifica avanza, e pure la tecnologia.
Siamo tutti incasellati, infilati in database, e il mondo… è una rete collegata perennemente.
E allora?
Come mai per prenotare una visita medica, per fare dei controlli, talvolta anche urgenti, capita di imbattersi in talmente tanti ostacoli che, chi può, finisce con lo scegliere il privato?
Ma come fa un vecchietto, che magari è solo, a rispondere alle varie richieste necessarie per mettere in pratica quello che, in fondo, gli spetterebbe?
Molti passi avanti sono stati fatti, è vero, e stanno lavorando, direi anche bene, per migliorare la burocrazia, ma ancora c’è tanto da fare, perché la tecnologia non basta e, a volte, è sconosciuta, e di questo bisogna tenerne conto.
Allora ben venga il progresso, ma che non sostituisca del tutto i vecchi sistemi: gli anziani, e non solo loro, non sempre sono capaci di adeguarsi ai nuovi, bellissimi e funzionalissimi sistemi. Il telefono ad esempio, non quello con risposte su dischetti pre-registrati o con le 1001 indicazioni che riportano all’utilizzo del tastierino numerico, ma quello tradizionale, che permette di parlare facilmente con un operatore, dovrebbe continuare a essere tra le scelte di applicazione per poter programmare un percorso di intervento.
Il telefono dunque, che in fondo c’è, ma dico “dovrebbe” perché poi il servizio affinché sia utile è necessario che sia anche funzionante!!
Certo, è necessario più personale, e allora ben venga!!
Mts ©