Maria Teresa Sica

Legittima difesa

La vita è qualcosa di SACRO, ma Sacra è la vita di tutti, e quando parlo di “vita” mi riferisco anche a una vita serena, tranquilla, nei limiti del possibile distesa.

Tolti quelli che possono essere i problemi strettamente personali, una vita vissuta in questo stato di quiete, nel corso degli anni è diventata sempre più un’utopia. La grave realtà è che molto spesso vivere tranquilli è un’utopia a causa del volere di “altre persone” che, per loro interesse, pensano di invadere un’altra persona. Generalmente la scelta ricade su quelli più fragili, quelli più indifesi, ad esempio gli anziani, le persone accompagnate da bambini o anche quelle che vivono o si trovano sole ma, in considerazione dell’obiettivo, non sono escluse altre categorie meno vulnerabili.

Le “altre persone” di cui parlo sono i delinquenti, vale a dire coloro che decidono con la massima consapevolezza di attaccare qualcuno con l’intento di trarne guadagno immediato e senza troppa fatica o anche con l’obiettivo di soddisfare piaceri personali. La loro decisione di includere tutti dipende, a mio parere, da due fattori:

per prima cosa sanno bene che stano operando contro legge, ma scelgono di farlo perché sono consapevoli che nella maggior parte dei casi le conseguenze, semmai ci saranno, avranno un breve termine, dunque, a conti fatti, per loro vale la pena tentare: c’è sempre la possibilità di non essere catturati;

la seconda cosa è che loro, essendo delinquenti, non si preoccupano delle leggi, dunque utilizzano le armi a loro piacimento, per gli stessi motivi di cui sopra e perché con l’arma hanno maggiore possibilità di successo.

Ho sentito persone che, operando nelle forze dell’ordine, erano scoraggiate, perché mentre stavano ancora compilando un verbale di fermo vedevano il fermato andare via che intanto le guardava con un ghigno sferzante stampato sul volto. E so di persone catturate e poco dopo rilasciate che sono tornate a compiere azioni simili e sono state catturate ancora e poi rilasciate e via… in un loop continuo.

Allora ecco: la vita dovrebbe essere tranquilla per tutti, ci dovrebbe essere rispetto reciproco, ma se qualcuno sceglie consapevolmente di danneggiare qualcun altro e sceglie di ignorare le conseguenze… beh allora le conseguenze le dovrebbe affrontare e pagare, tutte e con tutto il loro peso.

Ecco perché concordo con l’inasprimento delle pene, ed ecco perché sono d’accordo con la nuova legge sulla legittima difesa, in merito alla quale trovo ragionevoli tutti gli aspetti considerati.

Strettamente sull’utilizzo delle armi, ovvio che ci saranno sempre delinquenti che le useranno purtroppo, e ovvio che il mondo non deve diventare un campo si guerra dove si spara all’impazzata, ma sapere che adesso le persone violate potrebbero difendersi, e possono farlo tutelate dalla legge, è un ostacolo in più cui i delinquenti meritano di andare incontro. Loro scelgono, una persona che viene violata non lo fa e, anzi, a volte rischia molto.

Un vecchietto buttato a terra con il fine di sottrargli il suo guadagno, potrebbe anche farsi male seriamente, oppure.. non superare l’evento. A un giovane che va a correre, uomo o donna che sia, potrebbe essere stravolta la vita per sempre. Un negoziante che sceglie di lavorare fino a tardi, o si trova in una zona isolata, o semplicemente un negoziante qualsiasi che lavora, come pure una persona che sta tranquillamente a casa sua, con o senza i suoi familiari i quali potrebbero essere in qualsiasi fascia d’eta, devono potersi difendere dalle intrusioni malevole.

Un padre non può dover restare lì fermo a guardare mentre qualcuno gli smantella la casa che ha arredato investendo fatica e sudore oppure usa violenza alla propria progenie o alla propria moglie senza avere la possibilità di difendersi perché altrimenti commetterebbe un reato. Il reato lo sta commettendo qualcuno contro di lui, ed è giusto che lui abbia la possibilità di fermarlo. La stessa cosa vale per il negoziante che deve difendere la sua merce e il suo guadagno, o per il vecchietto che deve conservare la sua pensione o il suo caro orologio, o per la persona che vuole difendere la sua intimità.

E allora torno alla sacralità della vita, perché sacra è la vita di tutti, anche di coloro i quali subiscono violazioni, e che sempre più spesso alla fine vengono comunque privati anche della stessa vita. Ecco, se una vita deve andare, che sia quella di colui che, consapevole delle conseguenze, ha scelto di fare del male, oppure… cominci a pensare di fare altre scelte, sarà pure più faticoso, ma è una scelta comune, una scelta di rispetto.

Mts ©

 

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