Maria Teresa Sica

dio denaro…

Ci è stata donata la vita, viviamo.

Ci è stata donata l’intelligenza, la usiamo!

Ci è stata donata la capacità creativa, ricorriamo ad essa, ci lasciamo illuminare da essa, talvolta la fondiamo con l’intelligenza per produrre cose che possono stupire.

Ci è stata donata la parola, usiamo anche questa, non sempre nel modo migliore, ma.. lo facciamo.

Qualcuno ha messo in circolazione il denaro.

Il denaro, la causa di ogni perdita di quanto possiamo conquistare, o anche di quanto conquistiamo, perché poi, a causa del denaro, molte conquiste vengono mal utilizzate o.. non utilizzate affatto.

Guardo indietro… 

L’uomo scopre il fuoco, andando avanti trova il vetro e le sue molteplici utilità. L’uomo studia il vetro, lo modifica per ottenere quanto gli occorre. Le scoperte grazie al buon utilizzo del vetro sono stupefacenti, i vantaggi… non si possono contare.

L’uomo studia i materiali che lo circondano, arriva a scoprire la fibra di carbonio, la utilizza, ne sperimenta le proprietà, plasma gli oggetti in base all’utilizzo e all’utilità.

La tecnologia fa compiere passi da gigante, ci si connette istantaneamente con il mondo intero, si arriva a navigare nello spazio, a vivere nello spazio, lì ci si può portare viveri disidratati, che all’occorrenza vengono resi commestibili. Di tanto in tanto possono arrivare rifornimenti, lì, nel lontano spazio, e intanto uomini e donne fisicamente preparati studiano, fanno ricerca, sperimentano, osservano. Osservano lo spazio e una terra meravigliosa e ..senza confini fisici, i confini che l’uomo ha definito.

E sulla terra le scoperte avanzano, è possibile scansionare il corpo umano grazie alla risonanza magnetica, si scopre il potenziale delle cellule staminali. Poi con il tempo le scoperte procedono, diventano sempre più stupefacenti, si arriva a rendere possibile la stampa in 3D ad esempio, e con essa tutto quello che ne potrebbe derivare in ogni campo, anche medico.

L’uomo vive, ragiona, crea, comunica, l’uomo scopre e poi…. c’è dio denaro che mette i freni, non alla creazione, ma al tipo di utilizzo e, talvolta, alla diffusione.

Perché conoscere è vivere liberi, e la libertà degli altri non è gradita da alcuni, perché limiterebbe il loro potere.

Potere.

Cosa vuol, dire “potere”? E perché alcuni dovrebbero esercitare il loro potere su altri?

Ma questo concetto esiste, e la capacità, i mezzi, la facoltà decisionale purtroppo spesso dipendono dalla potenza economica.

E allora ecco la corsa al guadagno facile, ecco l’ambizione malata, ecco le truffe, la delinquenza, il silenzio su quello che apre la mente. I segreti.

Umani.

Avremmo la capacità, l’opportunità e i mezzi per vivere nel benessere, tutti, invece c’è chi non si accontenta e chi, di contro, manca dell’essenziale.

Avremmo la capacità, l’opportunità e i mezzi per vivere nel benessere, tutti, invece c’è chi le scoperte le silenzia o non le mette al servizio della comunità, o peggio, zittisce chi vorrebbe farlo.

E tutto questo perché? Per accumulare, senza accontentarsi del necessario, lasciando così indietro un mare di propri simili. Perché non va bene una bella barca, ci vuole un enorme yacht; non basta un semplice e funzionale mezzo di locomozione, ci vuole un’auto di rappresentanza; non va bene condividere insieme un buon vino, bisogna acquistarne e offrirne uno che costa cifre a infiniti zeri; non va bene una borsa, un vestito, un paio di scarpe.. ci vuole quella borsa, quel vestito, quel paio di scarpe. E allora.. è una catena: finché ci sarà chi acquista roba a prezzi esorbitanti, ci saranno aziende che li produrranno e chiederanno cifre esorbitanti e così dio denaro gira intorno a quelle aziende e a quelli che possono acquistare i loro prodotti. Una casta, gente che si ritiene superiore solo perché ha troppo denaro, a volte guadagnato in modo discutibile, non per la modalità, ma per il costo eccessivo e poco ragionevole che viene attribuito a determinate mansioni.

Tanta intelligenza e creatività così mal riposta.. perché poi c’è chi guadagna molto poco e non perché lavori poco.

Penso che potrebbe essere distribuito tutto in modo più equo semplicemente dando il giusto valore ad ogni mansione, e così ognuno potrebbe godere di qualche meraviglia, e aggiungo, meritatamente.

Penso che la conoscenza dovrebbe essere per tutti, perché chiunque potrebbe dare un contributo valido, ma poi ogni scoperta dovrebbe essere utilizzata per il benessere comune e del pianeta.

Invece stiamo distruggendo tutto, nonostante l’avanzamento tecnologico e le scoperte ad esso collegate. Stiamo distruggendo il pianeta, ma anche l’uomo.

Se penso a dove è riuscito ad arrivare l’uomo, a quello che ha fatto e che ancora sicuramente sarà capace di fare e poi mi guardo intorno… mi cadono le braccia, e ancora di più mi sconforta il fatto oggettivo che troppi umani, troppo spesso, tendono a guardare prima di tutto il loro tornaconto.

Bisogna fermarsi, riflettere, decidere e ..agire. Ascoltate Earth Song di Michael Jackson, ascoltate cosa dice.

Mts ©

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