2015
Arpino, Lazio Wave festival, tre giorni dedicati alla musica, c’è spazio per gli artisti emergenti e, a conclusione di ogni serata, un artista noto, chiude la successione di concerti. C’è aria di festa, il perimetro dei giardini dell’Acropoli è tutto una festa di colori, bancarelle e gli organizzatori sono in continuo movimento affinché tutto vada per il meglio.
30 luglio. La gente comincia ad aumentare mentre si avvvicina l’ora del concerto di Morgan. Ci sono problemi tecnici per mettere in scena lo spettacolo subito precedente quindi l’orario d’inizio slitta. È tardi e c’è umidità, il pubblico aumenta e… aspetta. Arrivano i tecnici e cominciano a preparare il palco. Tra loro, sul palco, ci sono anche Lele Battista e Kappa che, in postazioni completamente opposte mettono a punto alcuni strumenti. Buio. Qualche grido dal pubblico e poi eccolo lì, si intravede l’ombra, ma… non è solo. Nell’oscurità si vedono alcune sagome, una si posiziona alla batteria e anche le altre postazioni vengono occupate, sono in quattro sul palco! Aumentano le luci, aumenta la visibilità ed ecco: ci sono Lele Battista e Kappa agli estremi opposti del palco. Lele, bravissimo polistrumentista ed ottima voce, è al sintetizzatore, ha a disposizione altri strumenti, diavolerie elettroniche e il suo microfono, Kappa ha un ukulele particolarissimo rosso sgargiante e, anche lui, uno strumento elettronico ed un microfono, e dietro, alla batteria, c’è Yoris.
Aprono il concerto con New Religion poi, applauditi continuano con Sovrappensiero quindi è la volta di La sua dimensione. Tra un brano e l’altro Morgan introduce i suoi ottimi compagni di viaggio e loro quattro lì sul palco sono visibilmente contenti, sorridenti, si respira un’aria piacevolissima. Morgan scherza con loro, con il suo staff, con il pubblico… sembra felice, sereno. E’ la volta di Altrove, sono tutti arrangiamenti diversi dal solito, molto belli, ma la cosa meravigliosa è l’intreccio di voci, utile particolarmente per l’esecuzione di alcuni brani che ne richiedono l’alternanza e a cui non sempre il pubblico partecipa, sicché la presenza degli altri elementi è stato anche un valido supporto per presentare alcune canzoni in modo più completo. Durante l’esibizione Morgan si muove sul palco, si sposta quasi come un robot, sorride.. Proseguono con Fashion, che Morgan comincia con l’i-pad a centro palco, poi si sposta al piano e la concludono con un bellissimo intervento strumentale. Il pubblico apprezza, partecipa e loro sono palesemente soddisfatti. È la volta di Decadenza e poi, meraviglia, Psycho Killer: il pubblico è in delirio. A questo punto Morgan invita Lele a spostarsi al piano e Yoris al microfono, lui si posiziona alla batteria e attaccano: Yoris si esibisce in un brano di Bob Marley dopo il quale, accompagnati dagli applausi, tornano ognuno al proprio posto e via… continuano con Absolutely. Il tempo corre piacevolmente e Morgan prosegue con la presentazione dei componenti del gruppo, una presentazione stile anni ’80, nome e assolo per ognuno; è Kappa a presentare lui e, non potendo fare riferimento a nessuno strumento in particolare dice: “Al… tutto… piano, chitarra, basso… tutto insomma…” e dal pubblico il grido: “Morgan!” “Ecco bravi!” replica lui ridendo. Dopo questo momento è la volta di Cieli Neri, dolcissima e meravigliosa. Poi concludono con Crash e salutano, tutti e quattro abbracciati a bordo palco, accompagnati dagli applausi e dall’eccitazione del pubblico che li invita a rimanere ancora, escono per poi rientrare per l’ultimo brano cui seguono i saluti veri.
Come capita sempre, i fan aspettavano per una foto, un autografo, per consegnargli qualche regalo… ma lui non si è fatto vedere. Tra il pubblico c’erano anche delle bambine, sono state tutto il tempo lì, in prima fila, e già da prima che lui arrivasse si guardavano intorno, sbirciavano emozionate per cogliere l’attimo del suo arrivo, sono stata ad osservarle perché questo loro cercarlo mi ha fatto tenerezza e piacere nello stesso tempo. Dopo il concerto sulla piscina dell’albergo Sunrise Creste, poco distante, era stata organizzata una festa, purtroppo Morgan non ci è andato, ma gli altri componenti del gruppo sì, ed è stato lì che ho avuto il piacere di conoscere meglio Lele Battista, un ragazzo semplicissimo e disponibilissimo con cui mi sono soffermata a parlare.
È stato un bellissimo concerto, particolare, diverso dagli altri cui ho assistito! Le cose più belle, oltre chiaramente l’ottima musica, le armonizzazioni vocali e la bravura dei singoli, sono stati i loro sorrisi, gli sguardi che si scambiano, la complicità che emergeva, quella complicità così particolare che si evince quando un gruppo di musicisti suona con professionalità e divertimento insieme. Se non ci fosse stata la distanza del palco sarebbe stato come trovarsi ad una festa con amici e… volando con l’immaginazione, mi sarebbe piaciuto proseguire e concretizzare questa sensazione alla festa sulla piscina…. ma l’immaginazione a volte supera la realtà, sarebbe stato bello ma… sarebbe stato troppo! 🙂
Maria Teresa Sica
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