Maria Teresa Sica

Paesaggi: la Pianura

La pianura è una distesa piatta di terreno. In origine le pianure erano boscose e popolate da molti animali selvatici, a volte erano umide e paludose. Nei secoli l’uomo ha tagliato gli alberi, prosciugato le paludi, ha cioè “bonificato” il terreno, ed ha così ottenuto terreni da poter coltivare e abitare.

Caratteristiche

Si distinguono due diversi tipi di paesaggio: il paesaggio rurale, caratterizzato dalla campagna e il paesaggio urbano, caratterizzato dai centri abitati. Nella campagna troviamo campi coltivati e canali d’acqua, nei centri abitati ci sono palazzi, vie di comunicazione, fabbriche e industrie.

Origine

Molte pianure hanno origine alluvionale, cioè si sono formate grazie ai sassolini e alla ghiaia trasportati dai fiumi; nel tempo i detriti si sono depositati in quelli che anticamente erano golfi di mari, in corrispondenza degli estuari (lo sbocco del fiume nel mare), costruendo così “terreno”.

Esistono poi pianure di origine vulcanica, ossia formate dai detriti vulcanici che nel tempo, dopo le eruzioni, si sono depositati nelle zone circostanti.

Infine ci sono le pianure di sollevamento, cioè quelle cominciate ad originarsi moltissimo tempo fa in seguito al lento sollevamento del fondale marino.

Ambiente

Gli ambienti pianeggianti paludosi sono abitati da uccelli migratori, anfibi e insetti, si possono anche trovare lontre, ricci, conigli selvatici e serpenti. La flora è caratterizzata da canneti, piante acquatiche e alberi quali i salici e le acacie.

Paesaggio

Alcune zone pianeggianti paludose, bonificate, sono state trasformate in territori in cui l’uomo si è adattato a vivere con facilità: le campagne. Allo stesso modo l’uomo si è adattato facilmente a vivere anche nei centri urbani, paesaggi pianeggianti fortemente antropici.

Nelle campagne l’uomo trae vantaggi dalla terra, coltivandola e allevando animali. La coltivazione e l’allevamento sono fiorenti anche grazie alla presenza della giusta quantità di acqua, necessaria per irrigare i terreni aridi, poiché la pianura è attraversata da fiumi e canali, l’acqua però non deve essere abbondante, altrimenti il terreno diventa argilloso e non adatto all’agricoltura.

Le case tipiche della campagna sono le cascine, caratterizzate da un cortile chiamato “aia”, uno o più fienili e stalle. La terra può essere lavorata da braccianti oppure con il ricorso a macchinari agricoli. Tra i diversi metodi per coltivare la terra, esiste la rotazione agraria: si alternano colture diverse negli anni così da permettere che il terreno ricostruisca i principi nutritivi. Un altro metodo è la coltivazione intensiva o permanente, che richiede l’uso di concimi naturali – come letame, alghe, resti alimentari –  o chimici – come i fertilizzanti – per ristabilire la fertilità del terreno.

I prodotti agricoli ottenuti in campagna sono prevalentemente cereali (riso, frumento, mais, orzo, granoturco, avena…), legumi (lenticchie, fagioli, ceci, piselli, fave…), ortaggi (carciofi, pomodori, peperoni, zucchine, carote, cipolle, spinaci, finocchi, patate…) e frutta, ma si possono trovare anche coltivazioni di fiori di cotone o di lino. In pianura si allevano bovini (mucche, bufali, buoi), suini (maiali), ovini (pecore e capre), animali da cortile dai quali si ricavano latte, uova, carne, lana, setole, ma si possono trovare anche allevamenti di bachi da seta o di api, dalle quali si ottengono moltissimi prodotti naturali nutrienti come mieli, pappa reale, propoli e polline. I prodotti, detti “materie prime”, possono poi essere conservati e lavorati in industrie alimentari come pastifici, salumifici, cantine, caseifici, o anche in industrie tessili, per ottenere altri prodotti finiti.

Le industrie generalmente si trovano nella periferia dei centri urbani, che è la parte più esterna della città. Accanto a quelle già citate, possiamo trovare industrie meccaniche, che fabbricano macchinari e mezzi di locomozione, e industrie chimiche. In periferia si possono trovare fabbriche, magazzini, centri sportivi e aeroporti, ma anche parchi organizzati in abitazioni a schiera o ville.

Avvicinandosi al centro urbano si trovano palazzi abitati, negozi, uffici, servizi pubblici quali musei, biblioteche, scuole, ospedali, banche, teatri, cinema, e spazi verdi. Proprio perché nel tempo le città si sono ingrandite, sono sorti i “quartieri”, ossia le zone in cui una città viene idealmente suddivisa. La parte più antica della città è detta “centro storico” ed è lì che si trovano monumenti e palazzi storici. I paesaggi urbani presentano vicoli, vie, strade, autostrade, reti ferroviarie, ossia vie di comunicazione utili per gli spostamenti, il trasporto di materie e merci e il commercio.

Anche nel sottosuolo ci sono diverse reti, oltre quelle dedicate al trasporto delle persone, le metropolitane, ci sono tubi per la distribuzione dell’acqua e del gas metano, cavi e fili per la distribuzione dell’energia elettrica e delle comunicazioni telefoniche. Nel sottosuolo delle grandi città si possono trovare grandi parcheggi. Le città confinano con i paesi, piccoli centri urbani che, dal punto di vista territoriale, fanno parte della città vicina.

In città l’uomo ha molte opportunità per lavorare: nel commercio, nella produzione, nello spettacolo, negli uffici, nei servizi pubblici, inoltre una risorsa economica importante per molte città è il turismo, molto fiorente, in particolare, nelle cosiddette città d’arte.

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