Caratteristiche
Il fiume è un corso d’acqua dolce che scorre in una cavità scavata dall’acqua nel terreno chiamata letto. Nel suo percorso il fiume può accogliere altri fiumi più piccoli, detti affluenti, e può allargarsi e diventare più profondo. Scorrendo verso la pianura, il fiume crea ampie curve dette meandri. Avvicinandosi al mare rallenta la sua corsa e deposita ghiaia, sabbia, argilla e poi entra nel mare. Il punto dove il fiume si getta nel mare si chiama foce e lì l’acqua è fangosa e stagnante. La foce può essere a estuario, se l’acqua entra nel mare come a forma di imbuto, o a delta, se il fiume si getta nel mare dividendosi in più bracci.
Origine
Il fiume nasce in montagna da una sorgente che fuoriesce dalla roccia oppure dallo scioglimento di un ghiacciaio. All’inizio si parla di ruscello che, scorrendo e incontrando altri ruscelli o rivoli d’acqua, si ingrandisce e forma un torrente. Ruscelli e torrenti scorrono velocemente e scavano la roccia, trasportando così detriti che, nel tempo, formano le valli. L’acqua scorrendo può saltare giù da precipizi, allora si formano le cascate. Più a valle il corso d’acqua rallenta e diventa fiume.
Ambiente
Le sostanze nutritive provenienti dai campi circostanti fanno sì che sulle rive dei fiumi si sviluppino piante acquatiche ed alghe che nutrono o fanno da nascondiglio per alcuni pesci di fiume, lumache e animali diversi a seconda del clima e della posizione geografica (tartarughe, coccodrilli, ippopotami, anguille, gamberi, salmoni, trote, uccelli trampolieri…).
Paesaggio
Nel suo percorso il fiume trasporta detriti che in pianura si possono depositare e accumulare ostruendone il flusso. Si formano così paludi di acqua ferma. Per evitare questo, l’uomo deve mantenere pulito il letto del fiume utilizzando dei macchinari appositi: le draghe, così da permettere all’acqua di scorrere verso il mare. Dragando i fiumi l’uomo ottiene sabbia e ghiaia che sono utili materiali da costruzione.
Il fiume è una grande risorsa per l’uomo:
- il fiume permette la pratica della pesca;
- l’acqua dolce può essere depurata e resa potabile;
- nelle pianure a partire dal fiume si possono creare canali per irrigare anche i terreni più lontani da coltivare, i canali sono regolati da chiuse, che si aprono per gestire il flusso e il livello necessari dell’acqua;
- l’acqua del fiume può essere raccolta in laghi artificiali o regolata attraverso dighe per produrre elettricità;
- il fiume può essere una via di comunicazione per il trasporto di merci.
Il fiume può diventare pericoloso quando l’acqua aumenta, in seguito a piogge abbondanti o in primavera in seguito allo scioglimento dei ghiacciai. In questo stato si parla di fiume in piena e l’acqua può fuoriuscire dal letto e inondare il territorio circostante causando molti danni. Per difendersi da questi fenomeni l’uomo ha costruito sbarramenti fortificati adatti per contenere le acque detti argini; quando l’argine è costruito vicino alla sponda si chiama argine in froldo, se invece è a una certa distanza dal letto del fiume, la spazio compreso prende il nome di golena.
Se un fiume straripa in una pianura, quando l’inondazione finisce e l’acqua si ritira nel suo letto, lascia sul terreno un fango molto fertilizzante, il limo, che agisce come concime.