Maria Teresa Sica

Il mio viaggio tra gli EONI (parte 4.2)

Viaggio nel periodo successivo, il Neogene. Nell’epoca del Miocene all’inizio il clima è favorevole, si sta bene, ma proseguendo comincia a fare sempre più freddo, la superfice gelata delle calotte polari è più estesa e le distese di praterie, più resistenti alla scarsità di precipitazioni, sono aumentate. Sulla superficie terrestre vedo grandi animali terrestri simili a quelli che ci sono adesso e nelle acque ora ci sono anche balene, delfini e moltissimi molluschi, però vedo meno invertebrati marini. Le montagne si sono innalzate e vedo un bel po’ di bacini d’acqua salata. Attraverso la seconda e ultima epoca di questo periodo, sono nel Pliocene, fa sempre più freddo e piove poco, l’Antartide è completamente ghiacciato e c’è ghiaccio anche in Artide e sulla Groenlandia. È un mondo molto simile a quello attuale con numerosissime forme di vita: vedo l’evoluzione dei primati, gli australopitechi, le scimmie del sud, gli scimpanzé bipedi che poi si diversificheranno nell’evoluzione degli ominidi. E poi vedo meno boschi e più pascoli e savane, e tanti animali erbivori, ma anche grandi carnivori e molti animali che mi sembrano familiari. Pare che il livello del mare si sia abbassato ancora un po’, questo mi fa pensare che ci anche siano dei sedimenti marini. So che i sedimenti producono gas, e non posso fare a meno di pensare che l’aumento dei gas potrebbe facilmente comportare influenze sulla concentrazione degli isotopi dell’ossigeno 18O e 16O.

Mts ©

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