Maria Teresa Sica

Votare a Settembre 2020

Ecco, ci siamo, si avvicina il momento. Le elezioni, rimandate a causa del covid, sono ora alle porte, ma il momento è ancora complesso, e allora.. ci sono le “precauzioni”.

Si invitano quanti influenzati o raffreddati ad auto-certificare il loro stato, e quindi a dichiarare l’indisponibilità al voto, voto che dovrebbe essere un diritto. 

Dunque influenzati e raffreddati, in seguito alla loro stessa coscienziosa ammissione riguardante il proprio stato di salute, perderebbero questo diritto. 

In pratica le persone serie e scrupolose, presumibilmente malate e che si attengono alle indicazioni, non potranno votare.

Francamente trovo tutto questo paradossale! Possibile che non si siano trovate soluzioni alternative logiche che garantissero i diritti del singolo?

Ma poi non si è pensato al momento stesso del voto? C’è una cabina con un banco che toccheranno in molti, ci sono matite che passeranno di mano in mano,  gli addetti dovranno toccare i vari documenti personali, gli elettori, per la firma, forse si poggeranno tutti sul medesimo registro. Tutto questo è “agire in sicurezza”? Si può essere certi che tutti coloro che sono influenzati o raffreddati si auto-denunceranno?

Il voto è un diritto e il momento è delicato, allora perché non ricorrere al voto per corrispondenza o, meglio ancora, al voto via internet? Non sarebbero queste modalità che, garantendo la tutela della salute, offrirebbero contemporaneamente a tutti la possibilità di espletare il sopracitato diritto?

Questa di settembre 2020 potrebbe costituire una buona opportunità per dare il via a un’organizzazione alternativa e funzionale, oltre che economicamente vantaggiosa.

Eh sì, forse prendendo in considerazione l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici a disposizione, lo Stato, in questo particolare momento storico, potrebbe avviare una modalità di voto innovativa che oltretutto garantisce due importanti diritti: quello elettorale e il diritto alla salute.

Mts©

Lascia un commento