Maria Teresa Sica

L’aria

L’aria è un miscuglio di gas, di liquidi e di solidi.

I gas più importanti sono l’azoto, l’ossigeno e l’anidride carbonica, ci sono poi anche altri gas e c’è vapore acqueo.

I liquidi sono costituiti dalle particelle di goccioline d’acqua e schizzi di mare.

I solidi sono i granuli di polvere, la sabbia del deserto, le ceneri vulcaniche, la fuliggine prodotta dagli incendi e dai motori.

Liquidi e solidi costituiscono il pulviscolo atmosferico che si può vedere controluce.

In natura esiste un meccanismo che in presenza di luce solare trasforma l’anidride carbonica in ossigeno: è la fotosintesi clorofilliana.

Questo processo dipende dalla quantità di vegetazione e si svolge anche nelle acque poco profonde. Le piante, a livello delle foglie, grazie alla presenza della luce, assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno; al buio invece avviene il processo opposto.

Oggi il normale equilibrio tra ossigeno ed anidride carbonica è compromesso dall’inquinamento, perché nell’atmosfera viene immessa molta anidride carbonica; l’inquinamento, insieme all’avanzare dei diboscamenti, sono due eventi che danneggiano gravemente l’ambiente.

Umidità nell’aria

Nell’aria c’è acqua sotto forma di gas: c’è vapore acqueo. Il vapore proviene dall’evaporazione delle acque che ricoprono il suolo: mari, fiumi, laghi… e anche dalla traspirazione delle piante e dell’espirazione degli animali. La maggiore o minore quantità di vapore acqueo nell’aria determina l’umidità.

In natura esistono fenomeni che indicano la presenza di umidità nell’aria:

la nebbia indica che nell’aria c’è molto vapore acqueo che si condensa in piccolissime gocce che non raggiungono il suolo e restano sospese;

la rugiada, cioè le piccole goccioline che si formano sulle foglie e sull’erba, è il risultato della condensazione del vapore acqueo che ha raggiunto il suolo freddo;

la brina si forma quando fa molto freddo, perché è la rugiada che congela formando piccoli cristalli di ghiaccio.

Effetto serra

Nelle serre il clima è più caldo perché le vetrate fanno passare i raggi del sole e bloccano l’uscita del calore emesso dai corpi presenti nella serra stessa. Nell’atmosfera avviene un fenomeno simile:il vapore acqueo, l’ossigeno, l’ozono e gli altri gas hanno la funzione delle vetrate. In condizioni naturali i gas presenti nell’atmosfera mantengono costante la temperatura della terra consentendo lo sviluppo della vita sul nostro pianeta, ma negli ultimi anni l’uomo, con l’enorme sviluppo industriale, ha aumentato la concentrazione dei gas serra nell’atmosfera. L’aumento dei gas serra che provengono prevalentemente dalle attività umane ( anidride carbonica, metano,….) causano un effetto serra aggiuntivo non naturale.

Il buco nell’ozono

La parte più pericolosa delle radiazioni proviene dal sole; sono i raggi ultravioletti, i quali vengono filtrati dall’ozono. Se questi raggi giungessero al suolo provocherebbero gravi danni alle forme di vita, che sarebbero impossibili. Gli scienziati hanno notato che l’ozono si è ridotto, perciò si parla di buco nell’ozono. L’ozono viene distrutto da alcuni gas prodotti delle attività umane, cioè, dall’inquinamento. Se questo inquinamento continuasse ci sarebbero danni enormi per la salute e per gli ecosistemi e si altererebbe la temperatura.

Clima in trasformazione

Negli ultimi anni la temperatura della terra è aumentata, cioè fa più caldo. Gli scienziati prevedono per il futuro aumenti di temperatura allarmanti, in grado di provocare cambiamenti importanti: riduzione delle nevi perenni, assottigliamento delle calotte polari, innalzamento del livello dei mari, aumento di precipitazioni intense. Sono quindi in pericolo le specie animali e vegetali, poiché a causa di queste variazioni di clima molte città e pianure si troveranno a soffrire la sete, molte piante potrebbero non adattarsi alle nuove condizioni ambientali, la produzione di cibo sarebbe compromessa, molte specie viventi saranno costrette a spostarsi, e quelle incapaci di migrare, si estingueranno.

 

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