L’apparato respiratorio comprende le vie aeree superiori (fosse nasali, faringe, laringe, trachea e bronchi) ed i polmoni.
Le fosse nasali sono due cavità separate tra loro dal setto nasale, si aprono anteriormente con le narici, sono rivestite internamente di peli, ricoperte di muco su cui si deposita parte della polvere dell’aria, e dotate di molti capillari sanguigni; comunicano con la faringe, un canale che ha rapporti con le fosse nasali in alto, la bocca avanti ed in basso si continua con la laringe.
La laringe comunica con la faringe per mezzo di un orificio su cui è posta l’epiglottide, una linguetta utile ad impedire che il cibo finisca nelle vie aeree; la laringe presenta una prominenza anteriore: il pomo di adamo, e 4 pieghe di mucosa: due superiori, dette corde vocali false e due inferiori dette corde vocali vere.
Ad di sotto dell’epiglottide la faringe si continua anteriormente con la trachea, un tubo muscolare dotato anche di peli per contrastare la penetrazione del pulviscolo atmosferico nei polmoni.
La trachea si divide in due rami, i bronchi, i quali più avanti diventano più sottili dando così origine ad i bronchioli, che hanno sottilissime diramazioni, i condotti alveolari, che terminano in una cavità a fondo cieco detta infundibolo. Quest’ultimo ha le pareti formate da piccole vescicole di forma sferica chiamate alveoli polmonari, i quali sono ricchi di capillari sanguigni; è qui che avviene lo scambio di gas tra sangue ed aria.
I bronchi poco prima di cominciare a ramificarsi penetrano all’interno dei polmoni che sono i veri organi della respirazione. Essi si trovano nella gabbia toracica, uno a destra e l’altro a sinistra, sono separati da uno spazio, detto mediastino, dove è situato il cuore; i polmoni hanno forma più o meno conica con la base che poggia sul diaframma (muscolo del torace, fondamentale per la respirazione, disposto trasversalmente sotto i polmoni); sono avvolti da una membrana che si chiama pleura.
RESPIRAZIONE
I movimenti respiratori sono due: l’inspirazione e l’espirazione; il susseguirsi ritmico di questi due movimenti fa sì che l’aria nei polmoni sia continuamente rinnovata e quindi favorisce la scambio di gas tra sangue e l’aria contenuta negli alveoli polmonari.
L’inspirazione è l’immissione di aria nei polmoni; è caratterizzata da un aumento di volume della gabbia toracica dovuto alla contrazione del diaframma, che quindi si abbassa, e dei muscoli intercostali (posti tra le costole), che sollevano le costole. In questo modo i polmoni si lasciano distendere e l’aria esterna viene aspirata.
L’espirazione, al contrario, è caratterizzata dal rilasciamento dei muscoli: il diaframma si rialza, le costole si abbassano ed i polmoni, diminuendo di volume, comprimono l’aria costringendola ad uscire.
OSSIGENAZIONE DEL SANGUE
Il sangue venoso, che giunge dal cuore ai polmoni, è povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica, mentre è ricca di ossigeno e povera di anidride carbonica l’aria che giunge agli alveoli polmonari con l’inspirazione.
Lo scambio può essere spiegato in base ad una legge fisica: i gas si muovono dai punti di maggiore tensione a quelli di tensione minore, perciò l’ossigeno passa dagli alveoli al sangue e l’anidride carbonica si sposta in senso contrario dal sangue agli alveoli.
È a livello degli alveoli polmonari quindi che il sangue venoso diventa arterioso, da qui si dirigerà verso il cuore che lo spingerà nelle arterie per entrare in circolazione.