Maria Teresa Sica

Orientamento

Per orientarsi c’è bisogno di punti di riferimento. Può essere utile prendere come riferimento un campanile, un’insegna, un negozio… ma esistono dei punti di riferimento universali che sono i punti cardinali:

I principali sono Nord, Sud, Est, Ovest, detti anche Settentrione, Meridione, Oriente, Occidente, ma – come si vede nell’immagine – esistono anche i 4 punti intermedi.

Per stabilire una posizione è possibile anche orientarsi con il sole o con le stelle, è quello che facevano i navigatori molto tempo fa, perché osservare la posizione e il percorso del sole aiuta a riconoscere i punti cardinali in quanto il sole sorge ad Est e tramonta ad Ovest, quindi se si individua l’Est poi è facile ricostruire la posizione dei 4 punti cardinali: l’Est è a destra del Nord. Anche osservare le stelle aiuta, ma bisogna conoscere bene le costellazioni: la stella polare – l’ultima della coda della costellazione dell’orsa minore, indica il Nord; invece la barra più lunga della Croce del Sud, indica – appunto – il Sud.

Può essere utile anche osservare il tronco degli alberi: il muschio cresce solo sul lato rivolto verso il Nord.

Esiste uno strumento artificiale utile per orientarsi, è la bussola, il cui ago magnetico indica sempre il Nord. Altri strumenti artificiali per orientarsi sono i navigatori satellitari che funzionano utilizzando il GPS – il Sistema di Posizionamento Globale – che fornisce le posizioni grazie alle informazioni ricevute dai satelliti in orbita intorno alla terra.