Maria Teresa Sica

I tre settori dell’Economia

Quando l’uomo si stabilisce in un territorio deve anche potervisi organizzare per essere in grado di poterci vivere. Logicamente ha bisogno di una casa, ma è anche necessario trovare cibo.

Una comunità si ferma in un luogo dove può trovare queste risorse necessarie alla sopravvivenza, ma per ottenere cibo è necessario lavorare.

Il lavoro, dunque, è fondamentale.

Esistono diverse attività, tutte collegate, che possono essere raggruppate in tre settori, i quali sono alla base dell’Economia di un Paese.

Il settore primario comprende tutti i lavori grazie ai quali si ottengono prodotti direttamente dalla terra, parliamo quindi di agricoltura, allevamento, pesca, ma anche delle attività necessarie per ottenere la legna dai boschi, e di quelle utili per estrarre materiali dalle miniere e dalle cave. I prodotti così ottenuti si chiamano materie prime o prodotti primari. Questi possono essere consumati direttamente oppure possono essere trattati per ottenere nuovi prodotti.

Si arriva così al settore secondario, ossia quello che comprende tutte le attività utili alla lavorazione e alla trasformazione delle materie prime, parliamo quindi di artigianato e industria. I lavoratori che occupano questo settore fanno spesso ricorso alla creatività e alla ricerca, per poter distribuire prodotti finiti belli, di fattura pregiata e/o particolarmente buoni.

Il settore terziario comprende le attività legate alla distribuzione dei prodotti del settore secondario, parliamo quindi del commercio. In questo settore sono incluse anche le attività che forniscono servizi ai cittadini, quindi tutti coloro che lavorano nelle scuole, negli ospedali, nei trasporti, nelle banche, negli uffici e nel turismo sono persone che operano nel settore terziario.

i TRE SETTORI dell’Economia

Lascia un commento