Maria Teresa Sica

Sculture Immortali

L’arte è comunicazione, chi crea comunica, chi osserva percepisce e… interpreta.

Entrambe le capacità dipendono dalla sensibilità, dalla curiosità, dalla pazienza, dallo studio, dalla ricerca.

Allora, in questa pagina, semplicemente riporto una poesia tratta dal mio libro Voli Emozionali, perché a volte l’Arte si comunica con l’Arte.

 

SCULTURE IMMORTALI

Da polvere di terra, Lui l’uomo ha modellato,

con l’alito divino la vita gli ha donato

ed eccolo, il vivente, che nella sua presenza

celebra Lui poiché è a Sua immagine e somiglianza.

E gli donò un giardino da arare e custodire

ed alberi da cui potersi nutrire,

un albero però era da non toccare

ma l’uomo, incuriosito, non stette ad ascoltare.

Cacciato torna in terra da cui fu generato,

figlio del suo Creatore tendenze ha conservato,

sicché dalla materia esanime è sedotto:

la cerca, la modella, come con lui fu fatto.

Ma il soffio della vita non è sua competenza

e le creazioni restan tutte prive di esistenza,

il Padre, che lo guarda e nel profondo è buono,

solo alcuni ha dotato di un altro grande dono.

Opere dalla terra plasmate, scalpellate,

manchevoli di vita, immobili, attaccate,

ma alcune pare parlino come se in chi forgiò

tal era la passione che il prodigio sgorgò.

Mimica di una madre e del figlio sorretto

cui membra rilasciate, morbida veste han sotto;

o delicata sindone, marmorea non appare

che sul giaciglio il corpo attraverso traspare;

la rete che recinge capo e arti inferiori

realistica, adagiata, come a vestir pudori;

la donna abbandonata, le braccia che s’incrociano

sul di lui capo e cingono lei, e un bacio bramano.

 

Lascia un commento