Maria Teresa Sica

Amori Multipli.

SOGGETTO

In questo breve saggio vengono analizzati, con una leggera e sottile ironia, differenti tipologie di rapporto interpersonale: la “coppia insana”, il “triangolo”, il “quadrilatero”,… fino ad arrivare a descrivere, passando per il rapporto padre-figlia, quella che dovrebbe costituire la “coppia sana”, e parlare così dell’Amore con la “A” maiuscola.

Chi di voi non ha mai tradito la propria donna? Se c’è qualcuno che può rispondere di non averlo mai fatto….beh lo tenga per sé, anche perché potrebbe sentirsi dare dell’omosessuale da qualche amico che non condivide le sue scelte di vita.

In effetti, considerando quanto oggi le donne siano “sfacciate”, risulta difficile credere che un uomo, o meglio, un maschio, si possa voler tirare indietro solo per ragioni morali o ideali quali il semplice rispetto per la persona che ha fiducia in lui. Ma la vita è e deve essere comoda, ed allora “occhio che non vede, cuore che non duole” ma guai se l’occhio che non vede è quello di lui…non esiste!

I maschi hanno strane teorie che giustificano con la loro essenza genetica; se, per esempio, una donna comincia ad importunare un uomo possono esserci diverse conclusioni.

L’uomo si lascia coinvolgere: a) qualunque sia il suo parere sulle caratteristiche fisiche della tentatrice, fatto poco rilevante, dato che…si aumenta la collezione; b) qualunque sia la sua condizione di “cuore”. Ma lui, povero angioletto, non ci sarebbe mai cascato, è tutta colpa di quel diavolacci, così invadente, ed insistente…che cosa poteva fare il poverino? La carne è carne, e poi…”Io amo sempre solo te”, e lei sorride, abbassa lo sguardo, gli domanda: “Davvero?” …lui le asciuga le lacrime dolcemente, e ripete: “Ti amo.” Con tono fermo, convinto. Chiaramente lei gli crede, si sciogli di nuovo, e…come se niente fosse mai successo, tutto è perdonato, è dimenticato. Questo è il caso in cui l’uomo in discussione è tentato, è già legato e tradisce.

Se invece si dovesse tirare indietro potrebbe rischiare di essere deriso dai compagni.

“Ma io amo la mia donna!”

“Ma che t’importa? …E non la vedi?…Vai no! Tanto la tua donna non lo saprà mai, e poi… mica questa te la devi sposare?! Una sera, al massimo due…fai quello che devi fare, e via!”

Questo nel caso in cui la tentatrice è BBONA! Se poi non lo è, la situazione cambia di poco:

“Ma che t’importa?…Vacci e basta! E’ brutta? …e va beh… sempre ci esce qualcosa!”

per il tentato scapolo la situazione è simile: proprio perché non ha il “problema” di un altro legame se la tentatrice è piacente allora assolutamente non bisogna tirarsi indietro,se invece tanto piacente non è…deva chiudere un occhio, o in alcuni casi tutti e due, e concludere piacevolmente la situazione, perché altrimenti: “Non sei normale!”

Alla fine l’angioletto, legato oppure no, potrà dire di essere uno che piace, un play-boy, uno che non può stare tranquillo un attimo perché le femmine lo “assalgono”, e potrebbe anche riderne con gli amici, perché per lui questa sarebbe una situazione di vanto…questo dimostra quanto poco sensibili siano alcuni elementi di genere maschile.

Ma ora ribaltiamo la situazione: facciamo diventare lui il “tentatore”, quindi è lei la tentata.

Nel caso in cui la tentata non è legata, se non si lascia tentare “E’ stupida, ma chi si crede di essere?” Se invece ci casca e tutto va come non dovrebbe andare “E’ una poco di buono, è stato facile, ma per fare una cosa seria…non fa per me”.

Destino questo di non poche ingenue che ci cascano come può cadere una povera bestiola in una trappola che ha visto costruire e dopo prova a superare perché pensa di potercela fare, ed invece…ci cade.

Ed ora ci troviamo ad esaminare il caso della tentata legata che tradisce.

Di lei si può dire tutto, ma certamente non sarà mai appellata “play-girl”, non sarà mai giudicata una che piace, una che non può stare mai tranquilla perché i maschi le ronzano continuamente intorno, anzi, quello in gamba sarà sempre lui, il tentatore, che è riuscito in un’impresa difficilissima, mentre l’altro, povero stupido, non si è accorto di nulla. E via, con i racconti agli amici, le risate, le battutine il più delle volte cattive, sia da parte del tentatore sia da parte dei suoi bei compagni, i quali lo acclamano per la sua ennesima vittoria.

Ma che cosa succede se la tentata legata non tradisce?

Lungi dal tentatore l’idea che si è andato ad imbattere proprio in una delle rare brave ragazze che esistono a questo mondo! Che cosa può spingerla a resistere al suo fascino ammaliatore? “No, non è possibile! Lei è in crisi, ecco, l’unica spiegazione logica è questa: è in crisi e non sa cosa fare, è in una brutta situazione, si sente legata e non può lasciarlo, ormai è abituata a stare con lui ed ora si trova ad affrontare un problema grande…in fondo l’abitudine è un problema, e magari lei non si sente tanto forte da poter tagliare con il passato per imbattersi in una situazione tanto nuova quanto rischiosa… eh si… è così… preferisce la sicurezza del passato al rischio del futuro… è una senza coraggio, una bambina… sta lottando con i suoi stessi sentimenti… quando mi vede non capisce più niente, lo so! E so che le basta vedermi un attimo per essere felice tutta la giornata: il solo vedermi è la sua ragione di vita!”

Non penserà ad altro, non lo sfiorerà neanche l’idea che invece magari lei ama il suo lui, ed ancora meno l’idea che forse lui, il tentatore, non le faccia alcun effetto, nessuno.

Infine, il tentatore che non vuole cominciare una storia ma vuole solo vivere una breve, fugace avventura con la tentata legata che non tradisce, non potrà mai ingoiare il fatto di non essere riuscito nell’intento: “No..è strana.. non m’interessa… ma che ci devo fare con quella? Sta con quello…che è quello che è… figurati se può minimamente apprezzare uno in gamba come me. Una sera con quella lì? Tempo perso…non ne vale neppure la pena…ce ne sono altre mille meglio di lei! ”

Ah la volpe che non arrivò mai all’uva….!

Ed è per questi motivi che l’uomo per essere chiamato “uomo” deve meritarselo. L’uomo è diverso dagli animali perché è più evoluto nella ragione, nell’organizzazione, nel modo di vivere, di agire, insomma è diverso in tantissime cose; ma un uomo che calpesta i sentimenti con tanta indifferenza non può essere chiamato “uomo”, ma maschio, nel senso animale della parole, e…forse non rende neanche tanto bene l’idea, perché esistono alcuni animali che una volta trovata la compagna stanno con lei per tutta la vita, mentre ce ne sono altri che lottano quasi ammazzandosi tra loro per conquistare la predominanza su tutte le femmine del branco ed il diritto di scegliere per primi, e dopo essersi accoppiati con una passano ad un’altra, motivati solo dall’istinto di riproduzione. E’ quest’istinto che causa le lotte tra i maschi del gruppo, perché quello che vince è il più forte ed è l’unico che ha diritto di avere la possibilità di essere il padre di tutta la generazione futura, che così sarà una generazione forte. E’ una questione di genetica, di istinto alla continuazione, che la specie si vuole assicurare.

Ma l’essere umano non lo fa per questo motivo, lo fa esclusivamente per piacere, sia fisico sia di appagamento morale; in pratica per fare il “galletto” dimentica che a volte può ferire un’altra persona nell’intimo e, cosa ancora peggiore, dimostra che non da alcun valore a quelli che sono i sentimenti.

…continua….

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