Maria Teresa Sica

Allarmismo menopausa

Ultimamente mi è capitato di imbattermi in una campagna informative sulla menopausa. Lo spot nasce da una ricerca che ha messo in evidenza il senso diffuso impreparazione sull’argomento, ossia uno studio ha evidenziato come molte donne si sentano impreparate ad affrontare i cambiamenti, sia fisici che ormonali, che la menopausa comporta. In questa situazione, nuova ed improvvisa, molte donne mettono in atto comportamenti che spesso possono essere ritenuti incomprensibili e, talvolta spaventate, si chiudono in se stesse. L’obiettivo dello spot, quindi, è incoraggiare alla comunicazione verticale e all’informazione, così che si possa arrivare preparate all’evento e si riesca, così, ad affrontarlo con serenità.

Bene, ammirevole!

Ma perché, mi chiedo, un evento naturale come la menopausa deve essere vissuto in maniera tanto traumatica? In verità io questo proprio non lo comprendo!!

 

È dalla notte dei tempi che ogni individuo va incontro e affronta le diverse fasi della vita che si susseguono, e le affronta tutte, indipendentemente dalla preparazione o dalle conversazioni pregresse. È la natura, è naturale!!

Non voglio essere eccessivamente critica, ma francamente credo che si dia troppo peso a eventi naturali, nel senso che li si rende complicati, difficili, traumatici, quando invece fanno semplicemente parte della vita.

Certo, nel caso di specie ci sono cambiamenti d’umore, caldane, perdite improvvise, è una situazione nuova anche nel rapporto intimo, e c’è altro ancora, ma è davvero necessaria una “preparazione”? È davvero tanto necessario informarsi sul “com’è”?

Non lo so, penso che ogni individuo è un mondo a sé, e il fisico ha reazioni a sé, insomma non si può pensare di “preparare”, forse sarebbe più logico semplicemente “sapere” che qualcosa naturalmente arriverà, e che succede a tutti; sarebbe più ragionevole pensare di affrontare l’evento nel momento in cui arriva e, soprattutto, nel caso alcuni cambiamenti si presentano, perché tutto questo problematizzare credo non sia sano.

Magari il senso dello spot è proprio questo, ma mi colpisce, perché non credo che al giorno d’oggi sia possibile che qualcuno non sappia che a una certa età il ciclo va via e porta alcuni scompensi, e poi soprattutto penso che condizionamenti, variazioni, influenze, incapacità ad affrontare un evento o controllare le reazioni ci sono in ogni situazione della vita: il ciclo mestruale, l’eiaculazione, il bacio, il rapporto un po’ più intimo, quando si fa l’amore, ma si potrebbe continuare al di fuori della sfera intima, ad esempio quando ci si frattura un osso, o si deve subire un intervento importante, quando bisogna affrontare un esame, o quando ci si arrabbia sul serio o, di contro, si è estremamente felici, quando si litiga, o di fronte ad una sorpresa….

Eh… bisogna sapere “com’è” ogni cosa allora!! Altrimenti, nell’inconsapevolezza del modo di affrontare le diverse situazioni di fronte alle quali ci si può trovare è un problema, si può andare incontro a traumi…. ??!!

Forse bisognerebbe cominciare a dare peso e importanza a quello che veramente può essere traumatico e meritevole di attenzione, ma soprattutto, forse bisognerebbe cominciare a pensare che alcune situazioni/eventi considerati allarmanti o fonte di timori, in realtà non lo sono affatto.

Ecco, cominciamo ad insegnare questo ai giovani, e non solo a loro, perché la mia impressione è che si continui ad attirare l’attenzione e problematizzare cose che alla fine non sono problemi reali, non sono “i” problemi reali e seri.

Mts ©

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