Maria Teresa Sica

Inutile vita.

SOGGETTO

Riflessione: ma quali sono le cose che hanno davvero valore?

 

Il vento soffia, forte, potente, non riesce a sradicare quegli alberi che hanno radici profonde che s’insinuano fino alle viscere della terra, e neppure riesce a piegarli. Quegli alberi restano lì, maestosi, fieri…inutili, perché tutta la vita che avevano intorno, quella, non ha resistito, è stata spazzata via dal vento, furioso. Continuano a crescere, a ramificarsi, quelle radici, e acquistano potenza, vigore, forza, e s’insinuano, sempre più profondamente, fino a prendere il sopravvento sull’albero stesso, sulla sua essenza, la sua bellezza; fino a far dimenticare che la cosa importante sarebbe essere un semplice albero, e non un groviglio di insignificanti radici.

Certe persone vivono  come alberi inutili, non fanno altro che dare importanza a cose futili, banali, stupide; ci mettono l’anima a preparare una di quelle cose, ad organizzarla, e se poi non riesce bene come avevano programmato, o se capita un piccolo imprevisto…allora è un problema enorme…irrisolvibile…tutto è rovinato, e non resta che malumore. Invece la persona per la quale tanto si prodigano magari non da rilievo a quella cosa pratica in sé, così…materiale, lei va più a fondo, ci legge il piacere dell’impegno o della semplice compagnia, e non comprende poi tutta quell’inutile scontentezza. Si può continuare ugualmente, si farà ancora, magari riuscirà in maniera diversa, magari no, ma si è tentato, si ritenterà.

E poi l’albero inutile con la stessa superficialità con cui da rilievo ad una cosa banale, ferisce su una faccenda più importante, ferisce sui contenuti, ma non si accorge, non può, è troppo preso dalle sue radici, aggrovigliato in quel suo modo d’essere tutto forma e materia, tutto apparire ed ottenere l’approvazione di chi lo circonda. Com’è contento lui di tutto quel cianciare, dell’agognato plauso, ora si che tutto è andato bene, adesso proprio non ci si può lamentare di niente… niente.

E i contenuti? Troppa sensibilità occorre per afferrarli, troppa attenzione, sono qualcosa di eccessivamente profondo, ed alto, il groviglio di radici, lui no, non può arrivarci, lui va verso il basso, è la chioma che potrebbe scorgerne il valore, ma le radici sono troppo pesanti, e trascinano giù verso quello che appare vero solo perché è più semplice da dare: la materia.

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