Maria Teresa Sica

L a   C o m u n i c a z i o n e

Comunicare significa trasmettere informazioni.

La comunicazione si svolge attraverso un canale ed un contesto, tra un emittente ed un ricevente:

il primo codifica ed invia un messaggio al secondo che lo riceve e lo decodifica.

Durante il processo di codifica vengono messe in atto operazioni complesse che coinvolgono il livello cognitivo, emotivo, affettivo ed interpersonale. L’emittente deve essere in grado di comprendere che la prospettiva del ricevente può essere diversa dalla propria e deve essere capace di effettuare scelte linguistiche adatte all’interlocutore. Solo così si crea una comunicazione efficace ed un buon feed-back tra emittente e ricevente.

Ma la comunicazione è condizionata anche da aspetti non verbali: l’emittente compie alcuni gesti durante la comunicazione, che accompagnano il messaggio stesso, ed anche il ricevente esegue dei segnali non verbali che, durante l’ascolto, rimanda all’emittente. Nella comunicazione esiste dunque un comportamento non verbale. I messaggi non verbali possono essere:

informativi: gesti che hanno significati condivisi (ciao), gesti che enfatizzano alcune parole;

comunicativi: gesti attraverso i quali si vuole trasmettere consapevolmente un preciso segnale;

interattivi: gesti che si attuano per modificare o influenzare il comportamento del ricevente.

Anche il processo di decodifica è molto complesso, il ricevente deve prestare attenzione e sforzarsi di raccogliere i dati necessari per comprendere il messaggio, deve cioè percepirlo, decifrarlo ed infine interpretrarlo. La decodifica comprende:

l’interpretazione per status e personalità: informazioni degli indici fisici dell’emittente;

interpretazione in termini di stato emotivo: espressioni del volto, tono della voce, postura;

interpretazione in termini di atteggiamento interpersonale: atteggiamenti di ostilità, simpatia…

interpretazione della dinamica di un’interazione in corso: informazioni sulle reazioni degli altri.

Bisogna tener presente, inoltre, il contesto della comunicazione ed il canale che si può utilizzare.

Il contesto è esplicito, composto cioè da una componente verbale; ausiliario, composto cioè da una componente extralinguistica, ed implicito, costituito da tutto quello che il ricevente conosce dell’emittente. Persone diverse possono dunque percepire un messaggio in modo diverso poiché la decodifica del messaggio è soggettiva.

Il canale può essere verbale o vocale, per la cui decodifica si ricorre al senso dell’udito e non verbale o cinesico, attraverso cui il messaggio può essere mimico, gestuale, iconico, e la decodifica coinvolge quindi lo sguardo, il tatto, le vibrazioni, i movimenti.

Il canale non verbale frequentemente accompagna ed integra quello verbale, quindi la comunicazione non verbale svolge molte importanti funzioni nella vita sociale degli esseri umani.

 torna alla pagina di inizio

Lascia un commento