Maria Teresa Sica

Lex aequa omnia est … La legge è uguale per tutti?

È un po’ che mi pongo questa domanda, ogni volta che capita qualcosa finisco per arrivare a questo punto, e diciamo che negli ultimi anni mi capita spesso di trovarmi a riflettere su questa questione. Non sempre riesco a dare una risposta, perché mi imbatto in una sequela di contraddizioni, così alla fine la domanda resta senza risposta e la questione cade, finché poi non sopraggiunge un nuovo spunto.

Ad esempio “chi sbaglia paga” è un’altra chimera, e lo vediamo ogni giorno, perché spesso pagano solo le persone per bene. E di spunti per riflettere ce ne sarebbero tanti!

Per quanto mi riguarda, lo spunto, l’ultimo spunto, è arrivato la settimana scorsa, quando ho ricevuto la fatidica multa da parte dell’agenzia delle entrate. Sì, quella che mi contesta il fatto di non essermi vaccinata perché ultracinquantenne.

Ora, a parte il fatto che mi chiedo com’è che tale agenzia sia giunta in possesso di alcuni miei dati personali cui, per regola, non dovrebbe avere accesso, ma mi chiedo anche se questa operazione sia giusta. Non voglio aprire un discorso/confronto sull’utilità del “vaccino”, dico però che in origine non è stato reso obbligatorio, anzi la somministrazione richiedeva una liberatoria, che è stata mantenuta quando poi, piano piano, ci sono stati scaglioni di obbligo per determinate fasce.

Sono una docente, e sono stata sospesa dal lavoro perdendo così mensilità di stipendi, quando mi hanno reintegrata, lo hanno fatto “accogliendomi” in un ruolo diverso dal mio, caratterizzato da più ore settimanali di lavoro e diversa organizzazione. Il mio ruolo è stato equiparato a quello del personale di segreteria e, siccome le reintegrazioni ci furono il primo di aprile, non ho fruito delle festività pasquali come le mie colleghe. In più ho lavorato isolata in una stanza, cosa che a dire il vero non mi dispiaceva, ma per mia tutela, e non perché io stessa potessi essere un’untrice.

Quindi a conti fatti ho perso mensilità, ho lavorato di più e adesso mi arriva pure la multa da parte di un ente che con la salute c’entra poco.

Viene da sé un pensiero: movimento per riempire le casse? Considerando che saranno molti gli ultracinquantenni multati – che poi mi domando il senso logico e scientifico di questo limite – è un bel gruzzolo che, messo accanto a quanto risparmiato, Dio mi perdoni, in seguito alla morte di tanti…. È un pensiero che fa tremare.

E allora la mia risposta alla domanda di origine è “dura lex, sed lex”, e l’uguaglianza prende altre vie. 

Ed eccomi alla conclusione: la gente ride quando affermo che ormai, per come stiamo messi, l’unica salvezza è un asteroide che dia inizio ad una nuova era, ma mi sa che a guardar bene come vanno le cose, non c’è proprio niente da ridere. Niente.

Mts ©

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