– Morgan: profonda intensità della quale, con tenacia e fortunatamente più volte, ho potuto fruire. –
Morgan colpisce, Morgan stupisce, Morgan confonde, Morgan incanta.
Colpisce quando lo vedi avanzare sul palco che lo ospita, con passo sicuro, quasi sfrontato, poi si avvicina e allora…stupisce.
Stupisce il suo sorriso, dolcissimo come pure il suo sguardo che ricerca la complicità e la partecipazione del pubblico, labbra ed occhi che mettono a nudo per un istante la sua fragilità. Sfrontato e fragile, provocatore e umile, e allora confonde.
Confonde mentre lo ascolti cantare e suonare e confonde ancora di più se non ti limiti all’ascolto da supporti mobili, ma invece lo guardi mentre si esibisce, perché quello che riesce a trasmettere mentre si dedica alla sua musica è una cosa che si percepisce particolarmente quando lo si ascolta dal vivo: l’espressione del viso mentre canta, la tensione dei muscoli delle braccia mentre suona, la partecipazione che ci mette nel donarsi al suo pubblico, senza risparmiarsi, senza riserve, regalando suggestioni uniche ad ogni appuntamento, poiché entra in relazione empatica con chi lo ascolta, e si esibisce senza seguire regole, ma con il cuore! Magari di tanto in tanto c’è una lieve imprecisione nel suono o nella voce, ma la passione è talmente intensa che i difetti magicamente svaniscono perché lui è capace di donare emozioni che si comprendono soltanto se si vivono e che, per questo motivo, devono essere assolutamente condivise. Se poi presti attenzione alla melodia, all’armonia, alle variazioni rispetto alle versioni originali, non puoi fare a meno di viaggiare in una dimensione cui solo pochi eletti hanno la capacità di riuscire a condurti e se ti soffermi sui suoi contenuti testuali, allora ti confonde ancora di più perché emerge la discrepanza tra l’apparenza e l’essenza di una persona tanto complessa e versatile, eclettica, geniale, e allora… incanta!!!!
Maria Teresa Sica
© COPYRIGHT – MTS – RIPRODUZIONE RISERVATA